L’avanzamento stagionale pone solitamente il Mediterraneo, in primavera, come zona a più facile interscambio tra masse d’aria ancora fredde, sia oceaniche che continentali, e quelle più calde tropicali. Queste ultime sono spesso accompagnate da flussi di vapore acqueo in quota se richiamate verso Nord da centri di bassa pressione.

Durante questa prima decade di marzo il settore centrale del nostro bacino non è stato particolarmente coinvolto da dinamiche a scambi meridiani, a differenza del settore occidentale: proprio in sede iberica, tra le giornate del 6 e 7 marzo scorsi una saccatura si spinge dall’Atlantico verso Sud-Est. Questo movimento spinge verso levante un’area depressionaria precedentemente responsabile di eventi alluvionali sulla Spagna Meridionale.
Nel frattempo, un flusso di vapore umido proveniente da Capo Verde e dall’Africa Subsahariana sale linearmente verso Nord-Est, attraversando il Sahara e seguendo il getto in quota subtropicale, fin quando non intercetta l’area depressionaria collocata a ridosso di Algeria e Tunisia e piega verso il Mediterraneo.

Quanto appena descritto sopra è stato alla base del peggioramento avuto tra venerdì 7 e sabato 8 tra Sicilia e Calabria: il minimo infatti, nelle ore successive, si è portato a ridosso del ragusano prima di colmarsi gradualmente sul basso Ionio.
La curvatura delle correnti, da Sud-Est, ha addossato nubi (Stau) e piogge abbondanti soprattutto sul comparto orientale della Sicilia, ma in parte anche sul settore ionico calabrese, in particolare tra basso Catanzarese, Serre e Reggino ionico.
Trovandosi ai margini della curvatura depressionaria, i quantitativi di pioggia caduta sulla nostra regione non sono risultati abbondanti, ma solo localmente rilevanti. Durante l’evento le precipitazioni non sono state costanti, presentandosi perlopiù come una serie di rovesci in risalita da Sud-Est.

Troviamo così Samo (stazione meteo Arpacal) come località più piovosa, con 55.2 mm di pioggia caduta tra il 7 e l’8 marzo. Tra 35 e 45 mm troviamo Bianco Pardesca, S.Agata del Bianco, Ferruzzano e San Luca.
Deboli piogge hanno interessato i restanti comparti della medio-bassa Calabria, mentre sono rimasti all’asciutto diversi settori del Cosentino.
Maggiori dettagli sono visibili nella grafica sottostante, che mostra le 9 località con le maggiori cumulate.

Categories:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2025 Calabria Weather Data - Tutti i diritti riservati